Il nutrimento



Le domande più frequenti che spesso mi sono rivolte sono : "Cosa mangiano le piante carnivore?" e "Ogni quanto tempo devo dar loro da mangiare?".
Sono domande che fanno ovviamente sorridere ogni appassionato di piante carnivore.
Ricordo che le piante carnivore vivono in terreni poveri di azoto e sono quindi abituate a sopravvivere di stenti... non hanno la necessità come qualsiasi altro essere vivente di "mangiare".
Catturare un insetto, è per una pianta carnivora, ricevere concime come per qualsiasi altro vegetale, aiuta loro a crescere, ma in mancanza di tale "cibo", riescono comunque a sopravvivere.
Quando acquistiamo una pianta carnivora, non portiamo a casa un cagnolino o un gattino, le piante carnivore si sanno regolare autonomamente, quindi è sbagliato dar loro da mangiare e tanto meno è cosa folle, farlo frequentemente come se si trattasse di un essere umano.
Ho conosciuto persone che coltivavano la classica Dionaea muscipula alimentandola con prosciutto, biscotti, banana ecc. lamentandosi poi del fatto di non essere riusciti a tenerla in vita per più di due settimane.
Teniamo ben presente la seguente regola: le piante carnivore coltivate all'aperto, sono in grado di procacciarsi il cibo necessario alla loro sopravvivenza in modo del tutto autonomo.
Qualche piccolo strappo alla regola è possibile per quelle piante che durante i mesi invernali sono coltivate all'interno dei terrari, dove raramente vi è la presenza di insetti.
Gli alimenti che possiamo utilizzare per le nostre piante, devono contenere un'alta percentuale di proteine e ed essere poveri di grasso.

Alimentazione Drosera
Per le Drosere è possibile utilizzare il latte parzialmente scremato diluendolo con acqua (2 parti di latte e 1 parte di acqua).
Deve essere somministrato solamente su foglie sane e collose.
Utilizzando una piccola siringa si lasciano cadere su 4 - 5 foglie una sola goccia di liquido, ripetendo l'operazione ogni 15 - 20 giorni.
Dopo qualche ora, le foglie trattate con il latte, tenderanno ad arrotolarsi sulla goccia di liquido, proprio come se fosse una preda.
Durante questa fase, è molto importante che il liquido somministrato alla pianta non venga a contatto con il substrato.
Le proteine presenti nel latte reagendo con l'acidità della torba favoriscono l'insorgere di muffe ed il proliferare di pericolosi microbi.

Alimentazione Nepenthes
Per le Nepenthes possiamo utilizzare ad esempio il pollo; un alimento ricco di proteine e poverissimo di grassi.
Frullare circa 5 g. di petto di pollo crudo in 0,5 l. di acqua ad osmosi, filtrandolo poi con una garza.
Con una siringa, introduciamo il liquido ottenuto all'interno di qualche ascidio per circa un 1/3 della loro altezza.
Ripetere l'operazione una volta al mese (circa).
Utilizzando questa tecnica, è indispensabile che all'interno dell'ascidio vi sia già una buona dose di liquido digestivo.